lunedì 14 febbraio 2011

INQUINAMENTO DEL SUOLO
 
Caratteristiche dell’inquinamento del suolo:
L’inquinamento del suolo è un fenomeno meno conosciuto, meno evidente ed anche
meno studiato rispetto all’inquinamento delle acque e dell’aria. La sua minore notorietà
è imputabile a diverse ragioni:
ƒ  L’inquinamento del suolo ha effetti meno immediati sull’uomo rispetto, ad
esempio, all’inquinamento atmosferico;
ƒ  L’inquinamento del suolo è meno appariscente rispetto all’inquinamento di un
corso d’acqua dovuto a scarichi fognari industriali;
ƒ  Il suolo è un ecosistema meno conosciuto e studiato rispetto agli ecosistemi
acquatici.
Principali effetti dell’inquinamento del suolo:
a.  Contaminazione globale: dovuta all’immissione nel suolo di sostanze tossiche e
persistenti, che possono entrare nelle catene alimentari e dare origine a fenomeni
di bioaccumulo.
b.  Trasferimento dell’inquinamento dovuto a sostanze tossiche dal suolo alle falde
acquifere, con evidenti rischi per la salute umana.
c.  Alterazione dell’ecosistema suolo: sono fondamentalmente di tre tipi:
ƒ  Perdita di biodiversità;
ƒ  Riduzione della fertilità;
ƒ  Riduzione del potere autodepurante. Classificazione dei rifiuti:
I rifiuti sono classificati in tre categorie: rifiuti urbani, rifiuti speciali, rifiuti tossici e
nocivi.
ƒ  I rifiuti solidi urbani sono i rifiuti non ingombranti provenienti da fabbricati o da
altri insediamenti civili in genere, ovvero da residui delle attività domestiche
ƒ  I rifiuti speciali sono quelli derivanti dalle attività produttive (industriali, agricole,
artigianali e commerciali), comprendendo fra questi i rifiuti ospedalieri, i fanghi
di depurazione urbani e industriali, e le autovetture in demolizione
ƒ  I rifiuti tossici nocivi sono tutti quelli che contengono le sostanze elencate in un
apposito elenco, in quantità e/o concentrazioni tali da presentare un pericolo per la
salute e per l’ambiente.
Al servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani provvede il comune direttamente o
mediante aziende municipalizzate ovvero mediante concessioni a enti o imprese
specializzate a ciò autorizzate. I rifiuti speciali e quelli tossici e nocivi devono essere
smaltiti nel rispetto delle norme regionali in materia (allo smaltimento provvedono i
produttori dei rifiuti stessi).
  LE CAUSE
DELL'INQUINAMENTO
DEL SUOLO
Le cause dell'inquinamento del suolo sono: i rifiuti solidi, liquidi, gassosi. I
rifiuti solidi sono la carta, il vetro, la plastica, pile scariche, medicinali scaduti e
rifiuti organici.
Alcuni sono rifiuti biodegradabili (rifiuti organici) , altri invece no ( carta, vetro,
e altri) .
Questi ultimi, per essere smaltiti, vengono buttati nelle discariche. In certi
paesi, come il nostro, esiste un altro tipo di smaltimento: la raccolta
differenziata.
Altri tipi di rifiuti prodotti dall'uomo sono i rifiuti liquidi che comprendono
insetticidi, fertilizzanti, concimi chimici, mercurio, medicinali liquidi scaduti,
liquidi di pile usate.
Questi rifiuti si sono rivelati molto dannosi per l'ambiente poiché inquinano
l'acqua delle falde.
Ci sono anche i rifiuti gassosi come il CFC che viene espulso dalle bombolette
al momento dell'uso. CONSEGUENZE
Le conseguenze sono,come abbiamo detto prima i rifiuti, dopo essersi
depositati sul terreno, creano gravi danni all'ambiente e di conseguenza
all'uomo.
I rifiuti più dannosi sono soprattutto i CFC, i medicinali scaduti, il liquido delle
pile e tantissimi altri prodotti.
 Altre conseguenze dell'inquinamento, anche se meno dannose, sono dovute ai
rifiuti solidi(carta, vetro, plastica ecc.) che, non essendo biodegradabili,
rimangono a lungo sul suolo fino a quando qualcuno li raccoglie. I RIFIUTI TOSSICI E
NOCIVI
Vengono classificati rifiuti tossici e nocivi tutti i rifiuti industriali e urbani che
contengono sostanze tossiche come ad esempio l'arsenico, il mercurio cromo e
il piombo.
Tali sostanze, in quantità o concentrazioni molto elevate possono dare
problemi all'uomo.
I rifiuti tossici sono gassosi, solidi o liquidi.
Un'altra causa dell'inquinamento è costituita dalle sostanze radioattive, che
nuocciono gravemente alla salute degli organismi viventi, soprattutto se questi
vengono sottoposti alle radiazioni per lungo tempo.
I rifiuti radioattivi provengono da particolari lavorazioni (ad esempio
dell'uranio) che avvengono nei laboratori di ricerca, in alcune industrie e in
alcuni ospedali. INQUINAMENTO DEL SUOLO
 
Caratteristiche dell’inquinamento del suolo:
L’inquinamento del suolo è un fenomeno meno conosciuto, meno evidente ed anche
meno studiato rispetto all’inquinamento delle acque e dell’aria. La sua minore notorietà
è imputabile a diverse ragioni:
ƒ  L’inquinamento del suolo ha effetti meno immediati sull’uomo rispetto, ad
esempio, all’inquinamento atmosferico;
ƒ  L’inquinamento del suolo è meno appariscente rispetto all’inquinamento di un
corso d’acqua dovuto a scarichi fognari industriali;
ƒ  Il suolo è un ecosistema meno conosciuto e studiato rispetto agli ecosistemi
acquatici.
Principali effetti dell’inquinamento del suolo:
a.  Contaminazione globale: dovuta all’immissione nel suolo di sostanze tossiche e
persistenti, che possono entrare nelle catene alimentari e dare origine a fenomeni
di bioaccumulo.
b.  Trasferimento dell’inquinamento dovuto a sostanze tossiche dal suolo alle falde
acquifere, con evidenti rischi per la salute umana.
c.  Alterazione dell’ecosistema suolo: sono fondamentalmente di tre tipi:
ƒ  Perdita di biodiversità;
ƒ  Riduzione della fertilità;
ƒ  Riduzione del potere autodepurante. Classificazione dei rifiuti:
I rifiuti sono classificati in tre categorie: rifiuti urbani, rifiuti speciali, rifiuti tossici e
nocivi.
ƒ  I rifiuti solidi urbani sono i rifiuti non ingombranti provenienti da fabbricati o da
altri insediamenti civili in genere, ovvero da residui delle attività domestiche
ƒ  I rifiuti speciali sono quelli derivanti dalle attività produttive (industriali, agricole,
artigianali e commerciali), comprendendo fra questi i rifiuti ospedalieri, i fanghi
di depurazione urbani e industriali, e le autovetture in demolizione
ƒ  I rifiuti tossici nocivi sono tutti quelli che contengono le sostanze elencate in un
apposito elenco, in quantità e/o concentrazioni tali da presentare un pericolo per la
salute e per l’ambiente.
Al servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani provvede il comune direttamente o
mediante aziende municipalizzate ovvero mediante concessioni a enti o imprese
specializzate a ciò autorizzate. I rifiuti speciali e quelli tossici e nocivi devono essere
smaltiti nel rispetto delle norme regionali in materia (allo smaltimento provvedono i
produttori dei rifiuti stessi).
  LE CAUSE
DELL'INQUINAMENTO
DEL SUOLO
Le cause dell'inquinamento del suolo sono: i rifiuti solidi, liquidi, gassosi. I
rifiuti solidi sono la carta, il vetro, la plastica, pile scariche, medicinali scaduti e
rifiuti organici.
Alcuni sono rifiuti biodegradabili (rifiuti organici) , altri invece no ( carta, vetro,
e altri) .
Questi ultimi, per essere smaltiti, vengono buttati nelle discariche. In certi
paesi, come il nostro, esiste un altro tipo di smaltimento: la raccolta
differenziata.
Altri tipi di rifiuti prodotti dall'uomo sono i rifiuti liquidi che comprendono
insetticidi, fertilizzanti, concimi chimici, mercurio, medicinali liquidi scaduti,
liquidi di pile usate.
Questi rifiuti si sono rivelati molto dannosi per l'ambiente poiché inquinano
l'acqua delle falde.
Ci sono anche i rifiuti gassosi come il CFC che viene espulso dalle bombolette
al momento dell'uso. CONSEGUENZE
Le conseguenze sono,come abbiamo detto prima i rifiuti, dopo essersi
depositati sul terreno, creano gravi danni all'ambiente e di conseguenza
all'uomo.
I rifiuti più dannosi sono soprattutto i CFC, i medicinali scaduti, il liquido delle
pile e tantissimi altri prodotti.
 Altre conseguenze dell'inquinamento, anche se meno dannose, sono dovute ai
rifiuti solidi(carta, vetro, plastica ecc.) che, non essendo biodegradabili,
rimangono a lungo sul suolo fino a quando qualcuno li raccoglie. I RIFIUTI TOSSICI E
NOCIVI
Vengono classificati rifiuti tossici e nocivi tutti i rifiuti industriali e urbani che
contengono sostanze tossiche come ad esempio l'arsenico, il mercurio cromo e
il piombo.
Tali sostanze, in quantità o concentrazioni molto elevate possono dare
problemi all'uomo.
I rifiuti tossici sono gassosi, solidi o liquidi.
Un'altra causa dell'inquinamento è costituita dalle sostanze radioattive, che
nuocciono gravemente alla salute degli organismi viventi, soprattutto se questi
vengono sottoposti alle radiazioni per lungo tempo.
I rifiuti radioattivi provengono da particolari lavorazioni (ad esempio
dell'uranio) che avvengono nei laboratori di ricerca, in alcune industrie e in
alcuni ospedali. INQUINAMENTO DEL SUOLO
 
Caratteristiche dell’inquinamento del suolo:
L’inquinamento del suolo è un fenomeno meno conosciuto, meno evidente ed anche
meno studiato rispetto all’inquinamento delle acque e dell’aria. La sua minore notorietà
è imputabile a diverse ragioni:
ƒ  L’inquinamento del suolo ha effetti meno immediati sull’uomo rispetto, ad
esempio, all’inquinamento atmosferico;
ƒ  L’inquinamento del suolo è meno appariscente rispetto all’inquinamento di un
corso d’acqua dovuto a scarichi fognari industriali;
ƒ  Il suolo è un ecosistema meno conosciuto e studiato rispetto agli ecosistemi
acquatici.
Principali effetti dell’inquinamento del suolo:
a.  Contaminazione globale: dovuta all’immissione nel suolo di sostanze tossiche e
persistenti, che possono entrare nelle catene alimentari e dare origine a fenomeni
di bioaccumulo.
b.  Trasferimento dell’inquinamento dovuto a sostanze tossiche dal suolo alle falde
acquifere, con evidenti rischi per la salute umana.
c.  Alterazione dell’ecosistema suolo: sono fondamentalmente di tre tipi:
ƒ  Perdita di biodiversità;
ƒ  Riduzione della fertilità;
ƒ  Riduzione del potere autodepurante. Classificazione dei rifiuti:
I rifiuti sono classificati in tre categorie: rifiuti urbani, rifiuti speciali, rifiuti tossici e
nocivi.
ƒ  I rifiuti solidi urbani sono i rifiuti non ingombranti provenienti da fabbricati o da
altri insediamenti civili in genere, ovvero da residui delle attività domestiche
ƒ  I rifiuti speciali sono quelli derivanti dalle attività produttive (industriali, agricole,
artigianali e commerciali), comprendendo fra questi i rifiuti ospedalieri, i fanghi
di depurazione urbani e industriali, e le autovetture in demolizione
ƒ  I rifiuti tossici nocivi sono tutti quelli che contengono le sostanze elencate in un
apposito elenco, in quantità e/o concentrazioni tali da presentare un pericolo per la
salute e per l’ambiente.
Al servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani provvede il comune direttamente o
mediante aziende municipalizzate ovvero mediante concessioni a enti o imprese
specializzate a ciò autorizzate. I rifiuti speciali e quelli tossici e nocivi devono essere
smaltiti nel rispetto delle norme regionali in materia (allo smaltimento provvedono i
produttori dei rifiuti stessi).
  LE CAUSE
DELL'INQUINAMENTO
DEL SUOLO
Le cause dell'inquinamento del suolo sono: i rifiuti solidi, liquidi, gassosi. I
rifiuti solidi sono la carta, il vetro, la plastica, pile scariche, medicinali scaduti e
rifiuti organici.
Alcuni sono rifiuti biodegradabili (rifiuti organici) , altri invece no ( carta, vetro,
e altri) .
Questi ultimi, per essere smaltiti, vengono buttati nelle discariche. In certi
paesi, come il nostro, esiste un altro tipo di smaltimento: la raccolta
differenziata.
Altri tipi di rifiuti prodotti dall'uomo sono i rifiuti liquidi che comprendono
insetticidi, fertilizzanti, concimi chimici, mercurio, medicinali liquidi scaduti,
liquidi di pile usate.
Questi rifiuti si sono rivelati molto dannosi per l'ambiente poiché inquinano
l'acqua delle falde.
Ci sono anche i rifiuti gassosi come il CFC che viene espulso dalle bombolette
al momento dell'uso. CONSEGUENZE
Le conseguenze sono,come abbiamo detto prima i rifiuti, dopo essersi
depositati sul terreno, creano gravi danni all'ambiente e di conseguenza
all'uomo.
I rifiuti più dannosi sono soprattutto i CFC, i medicinali scaduti, il liquido delle
pile e tantissimi altri prodotti.
 Altre conseguenze dell'inquinamento, anche se meno dannose, sono dovute ai
rifiuti solidi(carta, vetro, plastica ecc.) che, non essendo biodegradabili,
rimangono a lungo sul suolo fino a quando qualcuno li raccoglie. I RIFIUTI TOSSICI E
NOCIVI
Vengono classificati rifiuti tossici e nocivi tutti i rifiuti industriali e urbani che
contengono sostanze tossiche come ad esempio l'arsenico, il mercurio cromo e
il piombo.
Tali sostanze, in quantità o concentrazioni molto elevate possono dare
problemi all'uomo.
I rifiuti tossici sono gassosi, solidi o liquidi.
Un'altra causa dell'inquinamento è costituita dalle sostanze radioattive, che
nuocciono gravemente alla salute degli organismi viventi, soprattutto se questi
vengono sottoposti alle radiazioni per lungo tempo.
I rifiuti radioattivi provengono da particolari lavorazioni (ad esempio
dell'uranio) che avvengono nei laboratori di ricerca, in alcune industrie e in
alcuni ospedali.

INQUINAMENTO DEL ARIA

Si può definire l’inquinamento atmosferico come la presenza nell'atmosfera di sostanze che causano un effetto misurabile sull’essere umano, sugli animali, sulla vegetazione o sui diversi materiali.
DUE TIPI DI INQUINANTI
Gli inquinanti sono solitamente distinti in due gruppi principali: quelli di origine antropica, cioè prodotti dall’uomo, e quelli naturali.
I contaminanti atmosferici, possono anche essere classificati in primari vale a dire liberati nell'ambiente come tali e secondari che si formano successivamente in atmosfera attraverso reazioni chimico-fisiche.
L’inquinamento causato da queste sostanze negli ambienti aperti è definito esterno (o outdoor), mentre l’inquinamento nei luoghi confinati, come gli edifici, è indicato come inquinamento interno o indoor. La qualità dell’aria negli ambienti confinati viene infatti spesso indicata come Indoor Air Qualità.

L’EFFETTO SERRA
L’effetto serra è un fenomeno senza il quale la vita come la conosciamo adesso non sarebbe possibile. Questo processo consiste in un riscaldamento del pianeta per effetto dell’azione dei cosiddetti gas serra, composti presenti nell’aria a concentrazioni relativamente basse (anidride carbonica, vapor acqueo, metano, ecc.). I gas serra permettono alle radiazioni solari di passare attraverso l’atmosfera mentre ostacolano il passaggio verso lo spazio di parte delle radiazioni infrarosse provenienti dalla superficie della Terra e dalla bassa atmosfera (il calore riemesso); in pratica si comportano come i vetri di una serra e favoriscono la regolazione ed il mantenimento della temperatura terrestre ai valori odierni.
Questo processo è sempre avvenuto naturalmente e fa sì che la temperatura della terra sia circa 33°C più calda di quanto lo sarebbe senza la presenza di questi gas.
Ora, in ogni modo, si ritiene che il clima della Terra sia destinato a cambiare perché le attività umane stanno alterando la composizione chimica dell’atmosfera. Le enormi emissioni di gas serra prodotte dall’uomo stanno causando un aumento della temperatura terrestre determinando, di conseguenza, dei profondi mutamenti a carico del clima sia a livello planetario che locale. Prima della Rivoluzione Industriale, l’uomo rilasciava ben pochi gas in atmosfera, ma ora la crescita della popolazione, l’utilizzo dei combustibili fossili e la deforestazione contribuiscono non poco al cambiamento nella composizione atmosferica.
 
Il Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC) ritiene che la temperatura media del pianeta sia aumentata di circa 0,6°C dal 1861. Inoltre, sulla base delle tendenze attuali di emissione dei gas serra, vi è la stima di un ulteriore aumento della temperatura terrestre tra 1,4 e 5,8°C nel periodo fra il 1990 e il 2100. Il conseguente cambiamento climatico comporterà delle implicazioni molto significative a carico della salute dell’uomo e dell’integrità dell’ambiente. Il clima infatti influenza fortemente l’agricoltura, la disponibilità delle acque, la biodiversità, la richiesta dell’energia (ad esempio per il riscaldamento o il raffreddamento) e la stessa economia.
Il progresso che si farà nella riduzione delle emissioni dei gas serra nell’immediato futuro determinerà il livello di riscaldamento globale a cui dovranno andare incontro le generazioni che verranno. L’approccio dovrà essere necessariamente coordinato, infatti i progressi fatti con la riduzione delle emissioni in un determinato settore possono essere facilmente compromessi dall’aumento delle emissioni in un altro. In ogni caso le azioni intraprese finora a livello internazionale e locale non sono confortanti e la situazione continua a peggiorare.

IL BUCO DELL’OZONO
La stratosfera terrestre contiene una concentrazione relativamente alta d’ozono, un gas costituito da tre atomi d’ossigeno (O3) e che rappresenta un vero e proprio schermo nei confronti delle pericolose radiazioni ultraviolette (raggi UV) provenienti dal sole. Ogni anno, durante la primavera dell’emisfero australe, la concentrazione dell’ozono stratosferico nell’area situata in prossimità del Polo Sud diminuisce a causa di variazioni naturali. Purtroppo, a causa degli inquinanti rilasciati in atmosfera, sin dalla metà degli anni settanta questa periodica diminuzione è diventata sempre più grande, tanto da indurre a parlare del fenomeno come del "buco dell’ozono". Recentemente si è comunque individuato un assottigliamento della fascia di ozono anche in una piccola zona al polo Nord, sopra il Mare Artico, fatto che potrebbe preludere alla formazione di un altro buco dalla parte opposta.
Rappresentazione a tre dimensioni del buco dell'ozono; è stata realizzata sulla base dei dati di concentrazione dell'ozono stratosferico dal Goddard Space Flight Center della NASA. In primo piano in penombra è visibile il Sud America.
In effetti il fenomeno non rappresenta nient’altro che l’aspetto più evidente della generale e graduale diminuzione dell’ozono nella stratosfera. Il problema è estremamente importante in quanto una riduzione dell’effetto schermante dell’ozono comporta un conseguente aumento dei raggi UV che giungono sulla superficie della Terra. Nell’uomo l’eccessiva esposizione a questi raggi è correlata ad un aumento del rischio di cancro della pelle, generato a seguito delle mutazioni indotte nel DNA delle cellule epiteliali. I raggi ultravioletti possono causare inoltre un’inibizione parziale della fotosintesi delle piante, causandone un rallentamento della crescita e, nel caso si tratti di piante coltivate, una diminuzione dei raccolti. I raggi UV possono anche diminuire l’attività fotosintetica del fitoplancton che si trova alla base della catena alimentare marina, causando di conseguenza uno scompenso notevole a carico degli ecosistemi oceanici.

L'INQUINAMENTO DELL'ARIA CHE RESPIRIAMO
Vari inquinanti atmosferici quali: ossidi di zolfo, ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromatici, ozono, aldeidi, svolgono una azione irritante sulle mucose, in particolare su quelle delle vie aeree.
Tale azione, ripetuta nel tempo, può indurre una riduzione della funzionalità respiratoria e dei meccanismi di difesa polmonari.
Ne consegue un prolungamento del tempo di contatto di agenti infettivi, tossici e cancerogeni e dei relativi effetti dannosi.
Potrebbero così essere spiegati i dati derivanti da studi epidemiologici, sempre più numerosi e significativi, che hanno messo in relazione l'inquinamento atmosferico con malattie dell'apparato respiratorio e cardiovascolare, con la mortalità generale, con quella per tumore e, in particolare, per tumore polmonare.Le particelle inquinanti di maggiori dimensioni sono inglobate nel muco delle vie respiratorie ed espulse con la tosse.
Se si considera la quantità d’aria che viene quotidianamente inspirata da un individuo, ci si può meglio rendere conto della sua importanza ai fini della salute e dei rischi collegati alla respirazione d’aria inquinata.
Le sostanze inquinanti che, in forma gassosa o di particelle di piccolissime dimensioni (dell'ordine di millesimi di millimetro), riescono a raggiungere gli alveoli polmonari stimolano reazioni di difesa dell'organismo che, se ripetute nel tempo, vengono sopraffatte dagli inquinanti i quali non trovano più ostacoli per alterare le funzioni respiratorie dei polmoni.
Gli inquinanti gassosi che giungono a livello polmonare vengono assorbiti dalla superficie alveolare ed entrano nella circolazione sanguigna da cui raggiungono i diversi organi e apparati.

GLI EFFETTI SULLA SALUTE DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO.
Le conseguenze sfavorevoli dell'inquinamento atmosferico erano già risultate evidenti dopo alcuni episodi verificatisi nella prima metà di questo secolo.
In particolare va ricordato il gravissimo inquinamento di Londra (1952) a seguito del quale si registrò un numero elevatissimo di decessi (oltre 4.000) e oltre 2.000 ricoveri ospedalieri per malattie dell'apparato cardiorespiratorio.
Oggi le concentrazioni urbane degli inquinanti atmosferici responsabili di quegli episodi (polveri e ossidi di zolfo) sono più basse ma non tali da non essere fonte di preoccupazione per la salute della popolazione.
 A ciò va aggiunta la constatazione della continua immissione nell'ambiente di nuovi prodotti di sintesi, a tossicità elevata o poco nota, quali i costituenti dei nuovi combustibili. I danni alla salute derivanti dall'inquinamento atmosferico dipendono, oltre che dall'azione dei singoli inquinanti:

  • dall’interazione dei diversi inquinanti tra loro;


  • dalle condizioni atmosferiche;


  • dalle condizioni respiratorie;


  • dalla dose inalata.

  • Dall'inverno all'estate, ormai in ogni stagione l'aria in città è inquinata: gas di scarico delle auto (monossido di carbonio, biossido di azoto, piombo, benzene (sostanza cancerogena), polveri di lattice che derivano dal deterioramento dei copertoni delle auto sull'asfalto), oltre agli inquinanti prodotti dagli insediamenti industriali e, in inverno, anche l'inquinamento prodotto dai sistemi di riscaldamento. In estate, nonostante non sia presente l'inquinamento dovuto al riscaldamento, il calore contribuisce alla formazione dell'ozono (una forma di ossigeno irritante per le vie respiratorie).
    I bambini sono i più vulnerabili, perché le mucose delle loro vie respiratorie sono più delicate, inoltre i bambini respirano con una frequenza maggiore degli adulti, introducendo una maggiore quantità d’aria; si aggiunga che il sistema immunitario, nei più piccoli, è ancora immaturo, perciò non è in grado di difendersi efficacemente dagli agenti inquinanti.

    ALTRE CONSEGUENZE DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
    La continua espansione degli insediamenti urbani ed industriali comporta una crescente richiesta di fonti energetiche. L'impiego di combustibili fossili e naturali riversa nell'ambiente notevoli quantità di sostanze gassose sotto forma di prodotti di combustione (ossidi di zolfo e di azoto, anidride carbonica), con conseguenze dannose per tutta la biosfera (deposizione acida e piogge acide).
    Effetti dannosi provocati all'ambiente:
    • Acidificazione dei laghi, dei fiumi e delle acque sotterranee;
    • Degradazione dei sistemi idrici potabili;
    • Acidificazione e demineralizzazione dei suoli;
    • Impatto sulle foreste e sulla produttività agricola;
    • Deterioramento dei manufatti umani.
    COME PROTEGGERSI DALL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO
    Sono CATEGORIE A RISCHIO, cioè soggetti per i quali è più alto il rischio di danno alla salute:
    • · BAMBINI
    • · ANZIANI
    • · CARDIOPATICI
    • · QUANTI SOFFRONO DI DISTURBI RESPIRATORI
    Va comunque ricordato che non solo le categorie a rischio, ma TUTTA LA POPOLAZIONE è esposta agli effetti sfavorevoli dell'inquinamento atmosferico che è comunque un fattore di riduzione del benessere dell'uomo.
    Alcuni suggerimenti:
    IN CITTA’
    Il problema dell'inquinamento deve e può essere solamente affrontato, mediante politiche dei trasporti, finalizzate non tanto a contenerne gli effetti, quanto più a prevenire il problema, per esempio investendo sui trasporti pubblici in modo da rendere agevole lo spostamento in città verso i luoghi di lavoro. E questo richiederebbe una nostra partecipazione attiva: la disponibilità a limitare gli spostamenti con l'auto privata, modificando anche un po' il nostro stile di vita.
    Ridurre il più possibile le uscite nei giorni e nelle ore di maggior traffico;
    · Scegliere percorsi a minore intensità di traffico motorizzato, in qualunque modo ci si muova;
    · Scegliere percorsi nei parchi e nei giardini, se ci si muove a piedi o in bicicletta;
    · Evitare attività sportive (tipo jogging) in zone con intenso traffico motorizzato;
    · Evitare di portare i bambini più piccoli, particolarmente a piedi o con il passeggino, nelle strade a maggior intensità di traffico motorizzato e nei portici che le fiancheggiano;
    · Spegnere il motore e chiudere i finestrini in caso d’ingorgo o blocco della circolazione stradale; in tali occasioni gli abitacoli delle auto sono dei veri e propri concentrati di gas di scarico.
    Per limitare i danni da SMOG FOTOCHIMICO (ozono) nei giorni e nelle ore di massimo soleggiamento nei mesi estivi è consigliabile:
    · Evitare di svolgere attività fisica intensa;
    Evitare le uscite nelle ore critiche (h 12- 17) per i soggetti a rischio.
    A TAVOLA
    • mangiare molta frutta e verdura, alternando quelle con colore diverso perché contengono diverse vitamine e oligoelementi. Le vitamine combattono i radicali liberi, che le sostanze inquinanti fanno aumentare.
    • mangiare molti cavoli e broccoli, cibi antitumorali per eccellenza.
      limitare il sale.
    • abituare i bambini ai gusti di aglio, cipolla e porro, ortaggi che contengono zolfo e che quindi proteggono le mucose dell'apparato respiratorio.
    • bere molta acqua, che aiuta i reni a smaltire le scorie;
    • evitare di acquistare frutta e verdura dai camion ai bordi delle strade o dai negozi che espongono la merce su strade trafficate, perché raccolgono le polveri inquinanti.
    A CASA
    • Anche l'appartamento ha i suoi inquinanti, dalla formaldeide (sostanza che esala dai mobili in truciolato) ai detersivi utilizzati per la pulizia della casa.
    • umidificare l'aria, per contrastare l'effetto del riscaldamento interno, che rende l'aria troppo secca e irritante per le vie respiratorie.
    • usare meno detersivi possibili per la pulizia della casa, perché le particelle di detergente ristagnano a lungo negli ambienti chiusi e sono nocive. Da preferire i detergenti con formulazioni più semplici (come il sapone di marsiglia) e gli elettrodomestici a vapore, che igienizzano senza l'utilizzo di sostanze chimiche.
    • areare bene la casa (ma non nelle ore di traffico!).
    • NON FUMARE MAI in casa, specie in presenza di bambini.
    • Esposizione a FUMO Dl TABACCO assunto direttamente o frequentando locali dove si fuma. Il fumo, sia attivo che passivo, è sempre nocivo alla salute ed è in grado di potenziare notevolmente l'azione dannosa degli inquinanti atmosferici;

    Va inoltre ricordato che I RISCHI DA INQUINAMENTO ATMOSFERICO AUMENTANO A SEGUITO Dl 
     ESPOSIZIONE AI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE quando si tengono i fuochi di cucina accesi a lungo.  Occorre, pertanto, assicurare un’adeguata ventilazione degli ambienti in cui si cucina.

    INQUINAMENTO DEL MARE

    L'inquinamento del mare L'inquinamento del mare Definizione Immissione da parte dell'uomo, direttamente o indirettamente, di sostanze o di energia nell'ambiente marino capaci di produrre in qualche modo effetti deteriori come danni alle risorse viventi. CAUSE Petrolio Prodotti radioattivi Fino agli anni `600 la causa erano le bombe atomiche in atmosfera con il fall-out delle polveri sollevate dalla deflagrazione delle bombe A e H. Dopo la moratoria tra le varie potenze, sono oggi prevalenti scarichi programmati o abusivi di rifiuti di centri nucleari, ospedali ed altri centri che utilizzano radioisotopi. Prodotti chimici Arrivano al mare attraverso i sistemi fluviali, come gli insetticidi e i fertilizzanti, oppure dall'atmosfera, portati dalla pioggia (monossido di carbonio e anidride solforosa).Profondamente pericolosi sono il DDT e il PCB che si accumulano nella catena alimentare fino ai consumatori secondari causando danni e malformazioni. Metalli pesanti Pericolosi perché si accumulano nella catena alimentare , ma sono più dannosi dei prodotti chimici perché non vanno soggetti al degrado batteriologico. (mercurio , zinco, cadmio, selenio che possono trasferirsi all'uomo procurando lesioni permanenti al sistema nervoso e all'apparato osseo ). Negli anni '70 la baia di Minamata (Giappone) è stata inquinata dal mercurio con conseguente nascita di feti malformati. Sostanze organiche Sistemi fognari delle grandi concentrazioni urbane e degli allevamenti di animali domestici ancora privi di sistemi di depurazione. I liquami perciò sono rilasciati nel mare o vi arrivano attraverso i fiumi. Inquinamento meno grave perché degradato dai batteri con relativa facilità. Il Petrolio Il petrolio risulta però la principale fonte d'inquinamento. Esso viene rilasciato in molti modi : Pulitura delle cisterne delle petroliere in alto mare sono vuote durante il viaggio di ritorno verso i giacimenti per acquisire un nuovo carico. adozioni di regolamenti nazionali sempre più severi e aumento della sorveglianza e allestimento di bacini chiusi attrezzabili nei porti commerciali x ridurre il fenomeno Incidenti navali anno più disastroso 1978 con 27 gravi incidenti accaduti su tutti gli oceani : una tonnellata di petrolio grezzo è in grado di diffondersi in 10 minuti coprendo un'area di 50 metri di diametro con uno strato spesso 10cm. naufragio della petroliera Torrey Canyon con una perdita iniziale di 30000 tonnellate cporì 20 miglia marine quadrate, prima che il vento e la corrente spingessero la chiazza verso le coste britanniche. “4 marzo 1989: una cisterna urtò contro una scogliera nell'Alaska meridionale. 267000 barili di olio minerale contaminarono larghi tratti di costa, distruggendo un ambiente marino particolarmente delicato. Acque di dilavamento nelle città costiere la pioggia asporta idrocarburi incombusti rilasciati dai veicoli, le perdite accidentali o sistematiche delle industrie sui litorali, e li convoglia al mare attraverso le reti di scarico R